A Stromboli c’è un edificio di inestimabile valore, simbolo dell’unione del popolo eoliano e del forte legame degli isolani nei confronti della propria terra: la Chiesa di San Bartolomeo.
A osservarla, con i suoi colori incastonati nel cielo di Stromboli, è subito incanto.
La facciata, di un colore rosso intenso, racchiude un candido e maestoso interno ricco di stucchi ottocenteschi, che culminano in una cupola a crociera decorata a stelle color oro e blu.
Le sue mura raccontano una storia iniziata in tempi lontani. Situata nella contrada di Piscità, fu costruita nel XVIII secolo proprio dalle persone del posto, che unirono le proprie forze alle quote di denaro inviate per i lavori da alcuni siciliani emigrati all’estero.
Per i fedeli rappresentava – e rappresenta tutt’oggi – un luogo di incontro di grande valore; ma anche gli agricoltori erano frequentatori abituali di questa affascinante chiesa a Stromboli, dotata di un frantoio in cui ci si recava per la spremitura delle olive.
Nel 2002 la battuta d’arresto: una violenta scossa di terremoto l’ha danneggiata fino a renderla inagibile per diversi anni, fino a quando le numerose segnalazioni hanno portato all’erogazione di preziosi contribuiti per il suo recupero.
Così, ancora oggi, la chiesa di San Bartolomeo rimane tra i luoghi più belli e significativi da vedere a Stromboli.
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